6 maggio 2023. Linkedin. Un post malinconico - pubblicato lo scorso anno - per onorare l’inizio del Giro, ricordando gli anni Novanta, gli anni dello storico Team Polti, ponendo l’accento su come per mio padre il Giro fosse allora, ed è ancora oggi, un evento speciale “…un’occasione nella quale sentirsi tuttora parte di una comunità di appassionati che lo hanno sostenuto per così tanti anni”.
2 maggio 2024. Castello del Valentino. In una cornice di festa – nonostante la pioggia e il freddo – il Team Polti Kometa sale sul palco e i ‘nostri’ ragazzi si presentano al grande pubblico di Torino.
Oggi inizia la 107ª edizione di quella che è stata definita la “Corsa più bella del mondo nel posto più bello del mondo”.
E Polti torna in gruppo.
Lo fa con una squadra di cui sono già profondamente orgogliosa, una squadra che ho sentito mia dal primo giorno (ma che in realtà è di Ivan Basso e Alberto e Fran Contador, campioni, seri professionisti e ormai amici), una squadra che è anche gruppo ed è stata da subito famiglia.
Inizia il Giro che stiamo preparando da mesi: il gruppo sportivo con la dedizione, la competenza, la cura dei dettagli; il gruppo aziendale con la passione, il coinvolgimento, la motivazione data dal sentirsi parte di qualcosa di più grande. Due squadre unite dagli stessi valori.
Le aspettative sono alte, in termini economici, di ritorno, ma anche in termini sportivi e non per ultimo, emozionali.
La decisione di investire in questo sport – come ho scritto e detto tante volte - è stata sì repentina ma ragionata, pensata in base alle esperienze passate e ai piani futuri, quindi scelta e voluta.
Come tutte le decisioni imprenditoriali di un certo spessore economico e strategico, ha la sua dose di rischio e, solo il tempo con i risultati tangibili e misurabili, confermeranno la bontà di questa scelta.
Due aspetti mi hanno colpito particolarmente in questi mesi di preparazione della squadra nel 2023 e di lancio del Team Polti Kometa nel 2024: il primo, è il forte legame con i tifosi del Team Polti degli anni Novanta, sincero, autentico, passionale, rinnovato. Tanti messaggi di affetto, tanti ricordi del passato, tante amicizie ritrovate tra gli addetti ai lavori, il riconoscimento di credere in uno sport tanto bello e popolare, così conosciuto e amato ma, anche, un pochino bistrattato (a mio avviso ingiustamente) dalle aziende italiane.
Il secondo: il pensiero di alcuni – non tanti, comunque troppi – che pensano che sia un ‘capriccio’, un ‘divertimento’, una ‘passione’ o – ancora peggio – un aiuto ad uno sport ‘bisognoso’.
Ebbene, seguire il Giro d’Italia, per quasi tutte le tappe, mi permetterà di capire meglio questi due ‘filoni’ di pensiero, mi permetterà di ascoltare le persone parlare di ciclismo del presente e del passato ma anche di stiratura e pulizia a vapore (Polti è sponsor del Giro, partecipa alla Carovana e ha un bellissimo stand al villaggio di partenza…), mi permetterà di toccare con mano la popolarità di questo sport, di comprendere le potenzialità espresse ed inespresse di marketing (siamo sponsor del Team Polti Kometa e fornitori ufficiale del Giro anche con il nostro SOLO Caffè monorigine), mi permetterà di conoscerlo da dentro e di dare voce alle mille sfaccettature che mi aspetto di scoprire, apprendere, vivere e provare a descrivere.
Sì, questi articoli, raccolti in una newsletter, hanno l’intento di descrivere che cosa vuol dire seguire La Corsa Rosa: la testimonianza di Francesca imprenditrice, donna, adulta, mamma, appassionata, sponsor… Francesca in Giro con Polti, una squadra, un’azienda, una comunità, una famiglia.
Francesca Polti